mercoledì 5 febbraio 2014

A Lui!

A "Lui".

E già che inizio così..

Tu uomo, che più di dieci anni fa, più di undici anni fa, anzi, mi hai scelto! 
Tu che mi hai conquistato davanti ad un bicchiere di vino rosso toscano, a Milano. 
Quella sera, in macchina sotto la pioggia, con il cd degli Articolo 31, lunghi baci da grandi come fossimo adolescenti.
Tante chiacchiere a scoprirsi per poi cambiare continuamente e velocemente e rincorrere a riscoprirsi ogni volta.
Tu che mi hai fatto ridere come nessuno prima.
La leggerezza fatta senso dell'umorismo!

Tu che più di dieci anni fa mi hai insegnato il trucco del ripensare ai problemi solo dopo un paio di "bombette" in quel bar in Brera.
Che mi hai aiutato sempre a ritirar su dal fondo le mie amiche, e me stessa!

Che ti stupisci ancora, oggi, quando ti giuro di essere una persona stabile ed equilibrata.
Una che nella vita da certezze!
Dai non puoi dirmi di no, ne ho fatte "solo" due di scelte, è vero, ma assolutamente irreversibili!

Che la libertà, guai a chi te la tocca, che un anello al dito ti fa mancare il respiro, e hai trovato me che se penso a definitivo mi viene in mente solo la morte!

Tu, che ogni tanto ti vedo vacillare, nel tuo diventare "grande"!
Schiacciato da quelle responsabilità che hai, che hai scelto, ma che non vorresti!
Guardarti allo specchio con aria distratta alla ricerca di quel quarantenne che ti eri immaginato e che ti sembra di non vedere!
Sudare alla rincorsa di un qualcosa che forse rincorri perché sai non la raggiungerai mai!
Con la tua voglia di saggezza ma la paura di invecchiare.
Con il tempo che inizia a scappare e tutto quello che ancora hai da fare!

Tu che sei un uomo! 
Diversamente programmato per prendere le decisioni!
Che lasci che quelle difficili le prenda sempre io.
Che intervieni soltanto se sollecitato, che altrimenti preferisci lasciar fare a me! Anche quando magari saresti più bravo te!

Tu che da più di dieci anni, da più di undici anzi, mi lasci sempre nel dubbio su cosa hai detto, cosa volevi dire, cosa ho io frainteso!
Che ancora oggi spesso non capisco quando dici serio o quando stai giocando!

Tu, figlio, amico, uomo, compagno, amante, padre!
Che forse sei solo stanco, stressato, un po'perso.
Che è l'evoluzione naturale di ogni essere umano.
Diventare grandi. 
Lasciare che le cose serie inizino a contare. Ma che quelle effimere continuino ad esistere.

Tu, non sentirti solo.
Perché ci sei tu, ci sono io.
Soprattutto c'è NOI!
E non vuol dire definitivo, vuol dire costruttivo...

Vuol dire che NOI è semplicemente più forte di io, di te!
Che sbagliare in due, ha le conseguenze come sbagliare in uno, ma la forza di risolvere in due!

Siamo quattro braccia, attaccate allo stesso corpo!
Anzi, otto!

Forza!















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