martedì 12 novembre 2013

Vuoi il secondo figlio? Parliamone - Parte V

Ciao madre di figlio unico!

E buonasera! Si è già ora di cena ed io oggi non ho ancora avuto modo di scrivere il mio quotidiano, e di solito mattutino, post!

E sai perché?

Perché secondogenito si è beccato la bocca-mani-piedi!
Una malattia esantematica, infettiva!
Tipica nei bambini frequentanti nido e scuola materna!
Una malattia, per l'amor di Dio, definita benigna!
Ma vuoi mettere avere uno dei due boys malati?

Prima di tutto, madre di figlio unico, significa che mentre stai lavorando ti chiamano dal nido e tu, qualsiasi cosa ti stia facendo, scappi a recuperare il tuo cucciolo malato, bisognoso di cure e soprattutto coccole materne!

Certo, starai pensando, succede anche ora che ho solo un bambino!

Si, ma mentre in macchina sfrecci nel traffico, se è il secondogenito ad avere contratto qualsivoglia virus, stai già pensando a tutte le conseguenze che questa, per quanto benigna malattia, abbia influenza sulla vita familiare e su quella di primogenito, ma soprattutto sulla tua!

E allora via di piano B per il ritiro a scuola, che non è che a sette anni può prendere l'autobus da solo o inforcare una bici e tornare allegramente verso casa, anche se ciò ti solleverebbe molto! E non dico altro!

E pensi che hai bisogno di un piano C, perché avevi programmato di passare al supermercato per procacciarti la cena durante le sue due ore di calcio, insieme a secondogenito, a lui che ora però è febbricitante sul seggiolino della tua macchina!

E cavolo, si oggi primogenito ha anche il corso di calcio.
Quindi il piano B e il piano C non bastano già più. 
Hai bisogno di un piano composito ABC, alta algebra, cara madre di figlio unico!


Nei dieci minuti che ti separano da quei dieci giorni almeno di reclusione forzata in casa dovrai riuscire a riorganizzare almeno quello che con già estrema fatica avevi organizzato per le prossime quattro ore!

E poi piano piano riorganizzare i prossimi dieci giorni, del secondogenito malato e di qualcuno che si prenda cura di lui come se fossi tu almeno qualche ora al giorno, di Lui sperando di infilare nella sua stancantissima giornata lavorativa qualche veloce passaggio al supermercato e di primogenito incrociando le dita, pregando tutti i Dio di tutte le religioni esistenti e semplicemente sperando che non venga a sua volta infettato.
Che questo significherebbe altri dieci giorni di equazioni algebriche dalla soluzione impossibile!

Ed è più difficile di quanto tu possa pensare!

Mettici poi che il pediatra sarà difficile da rintracciare come l'acqua nel deserto, almeno che tu non sia disposta a pagare!
Che le altre mamme perfette (io direi perfettibili) ti eviteranno manco fossi un'untrice.
Che Lui sarà tutto tranne che comprensivo con i tuoi stati d'animo che nei prossimi dieci giorni passeranno dal pessimismo cosmico alla nevrosi passando per attimi di euforia.
Che sarai costretta a rimandare tutto quello che, incosciente, avevi programmato da tempo proprio per quei dieci giorni!
Che dovrai con rocambolesche strategie evitare che il nuovo stagista neolaureato, incapace, ma maschio, si accaparri il tuo sudatissimo posto di lavoro.
E soprattutto sopportare e coccolare un piccolo cucciolo febbricitante e pruriginoso, inappetente e noiosetto, come solo un piccolo cucciolo di uomo MASCHIO sa fare!

Cara madre di figlio unico, buona notte! 
A te!
Perché noi temo la passeremo svegli!




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