martedì 5 novembre 2013

Donne, Mamme e Lavoro! Mamma, quante domande! Mamma, non voglio le risposte!

Stamattina a Milano c'è il sole.
I miei livelli di serotonina sembra siano leggermente aumentati!

Questo fine settimana ho avuto modo di passare qualche giorno con la mia mamma, una Super Very Normal Woman che ha cresciuto, con l'ausilio minimo di un papà dei "nostri" tempi, ben tre figli.

Mia mamma ha una concezione Super di tutto ciò che riguarda la famiglia, il marito e i soprattutto i figli, e anche i nipoti!
E' veramente difficile discutere con lei in merito a queste cose, perché razionalmente, probabilmente, ha assolutamente ragione su quasi tutto, ma la parte emotiva, la trentenne degli anni 2000 che è dentro me, vorrebbe che non fosse così!

Mia mamma ha conosciuto mio padre quando aveva 16 anni, già lavorava a tempo pieno e la sua famiglia non era certo ricca.
Con i buoni pasto che le davano, rinunciando alla colazione, al caffè con le colleghe e al pranzo, si è comprata tutto il corredo, l'abito da sposa e pure quello di mio padre.

Lui d'altro canto, suo coetaneo e già impiegato anche lui, stava provvedendo a costruire la casa, perché una volta si faceva così!

Un matrimonio e una prima figlia subito, dopo esattamente nove mesi!

Tanti sacrifici, tantissimi, pochi aiuti e due anni dopo il secondo figlio!

Ha sempre lavorato, la mia mamma, sicuramente non per inseguire la carriera ma piuttosto per bisogno!
Sognando un giorno, forse, di potersi godere la famiglia in santa pace.

Un trasferimento in mezzo al cammin di loro vita quando io ero appena nata. Tredici anni dopo la prima!

Un nuovo inizio, ancora tanti sacrifici, tantissimi, e pochissimi aiuti!
Mia sorella, adolescente, che mi faceva da tata e lei, la mia mamma, che ancora doveva lavorare!

Poi un giorno, quando io avevo sei anni, ha detto basta!
Ha deciso che non avrebbe più lavorato, per seguire me, mia sorella che ormai era quasi un'adulta, mio fratello che anche lui stava quasi per andare per la sua strada, mio padre e la sua casa!

Da lontano, devo dire che li per li non mi resi conto di quanto questa cosa avrebbe poi influito sul mio essere adulta!
Un'adulta più sicura di se fin da ragazza, molto più di quanto lo siano mai stati gli altri due, con un'autostima sicuramente maggiore, una mente un po' più aperta, un carattere più estroverso. 
Sicuramente anche meno votata al sacrificio e estremamente più viziata!

Io, la mia mamma, me la sono proprio vissuta!
Lei ogni mattina fino al giorno che me ne sono andata da casa sua mi ha preparato in casa un cappuccino coi fiocchi!
Ogni pranzo, in tavola ho sempre trovato primo, secondo, contorno e caffè già pronto!
Il riposino, fino a che ha ritenuto opportuno, una merenda sana e sostanziosa.
Vestiti sempre puliti e stirati.
Tanto amore, tantissimo! Tanta pazienza, tante chiacchiere su qualsiasi cosa. 
La mia migliore amica, la mia confidente, la parte più sana di me, dei miei pensieri, delle mie azioni!
Un'infanzia piena zeppa d'amore, un'adolescenza nemmeno poi troppo traumatica e un invito perfetto verso l'indipendenza, verso me stessa, verso la madre che sono oggi!

Certo un esempio! Certo però, è un po' come essere figli d'arte!

Hai la responsabilità del sapere che una mamma perfetta può esistere, hai un confronto forte, una donna ineguagliabile!

Una nonna che si aspetta che i suoi nipotini siano cresciuti esattamente come lei ha cresciuto i suoi figli!

Cavolo, mamma, ma è difficile!

Tu hai rinunciato a te stessa, alla tua giovinezza, al tuo essere una donna indipendente fisicamente e mentalmente!
Hai rinunciato a tutto per noi! E tutt'ora rinunci per noi e per i nostri figli!

Tu sei sempre esistita solo nella nostra felicità, nel nostro essere persone tranquille e serene!

E cavolo, mamma è difficilissimo!

E' giusto quindi, mamma, che delle Very Normal Women, alla quali, tu, le mamme come te, avete dato la possibilità di studiare, di essere degli esseri pensanti, di poter vantare una reale indipendenza, un giorno rinuncino a tutto questo ben di Dio?

E' giusto che una donna piena di autostima, sicura e fiera di se stessa, un giorno si annulli completamente affinché i propri figli abbiano la possibilità di crescere così, come tu hai cresciuto lei?

La mamma veramente perfetta che è in te, mamma, può coesistere con una donna moderna e in carriera?
Con una che non sa nemmeno cuocere delle patate lesse e che come cavallo di battaglia, in cucina, proporrà alle future nuore della pasta col formaggino al posto di lasagne e polpette?

Cavolo, mamma, forse le tue risposte non ho voglia di sentirle, non ancora.
E un giorno mamma, forse, me ne pentirò!
O forse no!






2 commenti:

  1. A volte vale la pena rinunciare parzialmente ai nostri sogni per vedere sulla faccia dei nostri figli, che amiamo più della nostra stessa vita, la serenità, che solo un infanzia serena, con dei genitori sereni, può dare.....credimi..... non è tempo perso, i risultati li coglierai strada facendo!!!!

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  2. Ciao Manu,
    per ora ho solo delle vane speranze che veramente "chi semina, un giorno possa raccogliere"!
    Grazie per l'incoraggiamento!
    ciao
    cri

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